Sfruz è' un pittoresco e genuino villaggio alpino del Trentino, posto sul verde altopiano della Predaia, tra il monte Roen e il Corno di Tres in Valle di Non. Per la sua particolare posizione è una balconata fantastica sulle Dolomiti di Brenta e sulle altre montagne che gli fanno da corona. Gode di un clima asciutto e salubre ed è un luogo ideale per trascorrere una vacanza, estiva o invernale , all'insegna della natura e della tranquillità.
E' fra i più antichi paesi della Val di Non come confermato dagli scavi archeologici che portarono alla luce alcune tipiche tombe romane a tegoloni. Ha mantenuto la struttura urbanistica originaria con case rurali ed edifici signorili come quelli che fiancheggiano piazza Degasperi e che presentano portali in pietra, androni, particolari sovrastrutture lignee, qualche affresco e scritte risalenti al XVI secolo. Dietro la chiesa sale via Predaia con interessanti elementi architettonici della tradizione locale: un portale del 1704 con stemma, un insolito arco a sesto acuto. In cima alla via, oltre il parco giochi , un altorilievo di S. Barbara patrona dei minatori.
La parrocchiale di S. Agata è opera di Pietro Bianchi (1766) ed è decorata da Metodio Ottolini. Non si conosce l'origine della chiesa che già al principio del 1500 troviamo dedicata alla martire S. Agata. La facciata è semplice con il portale sormontato da un arco, caricato di due vasi di fiori e di una statua di S. Agata scolpita nel marmo. L'interno nel suo stile settecentesco di un Rinascimento Barocco è ad una navata divisa da lesene in tre campate. Il campanile del 1747 sorge al fianco destro del presbiterio, si compone di una torre quadrata di cinque piani con finestre ad arco a tutto sesto, culminante in una piramide appuntita. Ha un concerto di quattro campane.
Nota è la patata di Sfruz , ma qui resistono anche importanti tradizioni artigianali, come l'oreficeria e la lavorazione del legno.
Caratteristiche e originali sono le grandi stufe in ceramica, che vengono realizzate sin dall´epoca rinascimentale quando, sotto la guida di "maestri fornelaro venivano vendute in Austria, in Alto Adige e in Lombardia.